Coronavirus. Salvemini: "3 casi a Lecce. Consegnati 2.500 buoni spesa" - I AM CALCIO LECCE


Coronavirus. Salvemini: "3 casi a Lecce. Consegnati 2.500 buoni spesa"

Carlo Salvemini, Sindaco Lecce
Carlo Salvemini, Sindaco Lecce
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Il consueto aggiornamento del sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, in merito all'emergenza Coronavirus in città e in provincia. Queste le sue parole di oggi, 23 aprile 2020:

Il bollettino epidemiologico della Regione e della Protezione Civile ci dicono che ieri ci sono stati 9 nuovi casi in provincia e di questi 3 nella città di Lecce che arriva ad un totale di 68. Siamo in una progressione lineare e già prevista dalla task force regionale che è pienamente nel controllo della situazione. D'altronde i posti di terapia intensiva attualmente occupati sono al 18% del totale. Anche sul dato nazionale c'è un prudente ottimismo con situazioni differenti all'interno dell'Italia: le regioni del nord sono un po' più in difficoltà, mentre le regioni del sud mediamente sono in grado di dimostrare oggettivamente gli effetti positivi dell'applicazione del lockdown. Si sta organizzando la possibilità, a livello regionale, di passare l'eventuale quarantena di soggetti positivi in strutture alberghiere: per la provincia di Lecce sarà quasi sicuramente la struttura alberghiera di Santa Cesarea Terme, l'organizzazione sarà garantita dalla Protezione Civile, mentre il personale Asl garantirà le cure.

Le giornate piovose hanno ridotto ulteriormente la mobilità dei leccesi, infatti dai controlli delle forze dell'ordine vediamo come ci sia stato un netto calo nei controlli: ieri solo 43 autocertificazioni senza alcuna sanzione, non ci sono state particolari criticità nell'attività di controllo delle attività commerciali ed è risultato tutto in regola. Ci sono state alcune verifiche circa l'autorizzazione delle cartolibrerie ad effettuare fotocopie, secondo i codici Ateco non sarebbero autorizzati. Ho chiesto però alla Polizia Locale di applicare il buon senso, anche perché molte famiglie hanno bisogno di stampare una serie di esercizi che vengono assegnati dai professori a distanza, molte famiglie non hanno stampante e quindi trovo di buon senso consentire a chi va comprare un quaderno o una penna che possa garantirsi anche le fotocopie per studiare.

Per quanto riguarda l'attività di Protezione civile ieri abbiamo consegnato 50 farmaci a domicilio, 12 consegne di spese alimentari e risposto a 72 chiamate di informazioni. E' stata garantita anche la consegna di 126 buoni spesa e siamo arrivati alla consegna degli stessi a 2.500 famiglie, ricordo che il buono consente l'acquisto di beni alimentari e generi di prima necessità nel circuito di attività commerciali convenzionate con il comune. Fino ad ora abbiamo speso 385.000 euro circa del totale. Garantite ieri anche le consegne di pacchi alimentari attraverso la rete del volontariato: ieri 12 consegne ad altrettante famiglie che ne avevano bisogno. Voglio ringraziare anche la società Codere per la donazione da 15.000 euro che saranno utilizzati per iniziative di pronto intervento sociale che saranno necessarie nelle prossime settimane/mesi.

Siamo nell'attesa di conoscere il dettaglio dei contenuti del nuovo decreto, vedremo quali saranno le disposizioni che accompagneranno i cittadini ad un ritorno graduale alla normalità. Naturalmente tutti i Comuni d'Italia stanno facendo giungere le proprie richieste al Governo nazionale, alcune richieste sono state esplicitamente manifestate: chiarimenti sull'obbligo delle mascherine e quindi garanzie sulla loro disponibilità a prezzi di mercato e non alterati da fenomeni speculativi. L'altra richiesta forte dei Comuni è relativa alle modalità di progressiva riapertura dei parchi per consentire alle famiglie di poter tornare a garantirsi momenti di svago e lo stesso dicasi per la riapertura dei cimiteri e mercati su suolo pubblico, chiediamo indicazioni chiare e che siano univoche per tutto territorio nazionale. Tante famiglie vedranno entrambi i genitori tornare a lavoro e non avranno la possibilità di mandare i figli a scuola quindi abbiamo chiesto l'estensione voucher baby sitter, poi l'organizzazione del trasporto pubblico e l'incentivare gli strumenti di mobilità alternativa.

La libertà di movimento su base nazionale rappresenta un'opportunità(per il turismo), ma anche un rischio perché non potendo fermare le persone alle porte dei rispettivi confini potrebbero innescarsi fenomeni di propagazione del virus. D'altronde dobbiamo considerare che il movimento tra una regione e l'altra è utile anche per gli spostamenti lavorativi, servirà quindi trovare un equilibrio. Parlando di turismo, c'è tutto il comparto delle attività commerciali e noi abbiamo già dato indicazioni su come l'amministrazione di Lecce abbia dato la disponibilità per estendere la possibilità di occupazione di suolo pubblico a parità di tariffazione. L'obiettivo è quello di poter assicurare alle attività commerciali una previsione di occupazione di suolo pubblico diversa dagli standard. Stiamo entrando in una fase delicata non meno di quella che stiamo vivendo, la nuova fase imporrà nuovi atteggiamenti e attenzioni, oggi stiamo manifestando una straordinaria prova di resistenza garantendo queste misure di restrizione, quando il decreto andrà in scadenza entreremo in una dimensione che non sarà meno faticosa per ragioni diverse, dobbiamo abituarci a modificare le modalità di lavoro, di relazione e di svago. Tutto è connesso perché la principale raccomandazione è garantire le misure di distanziamento come principale forma di prevenzione.

Sapete quanto mi sono dedicato a immaginare come possa essere la stagione estiva, soprattutto nell'usufruire delle spiagge libere, noi abbiamo 22 km di costa e dobbiamo organizzarci per garantire la protezione di chi andrà al mare. Quando riapriremo i parchi, i cimiteri, i negozi e appunto le spiagge, dovremo impegnarci a garantire le misure di distanziamento. Vi faccio un esempio: la Germania che è una delle nazioni che ha più disponibilità di posti di terapia intensiva ha già deciso di cancellare l'Oktoberfest che si tiene tradizionalmente ad ottobre, questo ci fa capire come ci sia una previsione da qui a cinque mesi che non autorizza le autorità sanitarie ad essere ottimiste circa l'andamento dell'emergenza. Vi do questo dato per farvi comprendere come approcciarci alla fese 2: ci dovrà essere una doverosa prudenza e una non derogabile coscienza e responsabilità, le stesse che abbiamo dimostrato in questi due mesi. E' molto, molto importante e io ve lo ricorderò ogni giorno perché quanto più saremo pronti ad affrontare gli ostacoli più sarà facile superarli.

Matteo Pagano